Piazza Perticari è sempre stato il giardino di Sant’Angelo, il luogo di incontro, di svago, il salotto all’aperto del paese. I giardini curatissimi si aprivano di fronte al teatro  e su quelli si affacciava palazzo Marcolini. 

L’edificio che ha accolto le scuole che ci sono ancora oggi è stato anche sede di una interessante esposizione di mobili, un comparto che sembrava esclusiva peculiarità di Pesaro. 

Ma l’evento più eclatante che è avvenuto in questa piazza è l’inaugurazione nel 1912 dell’acquedotto che porta l’acqua corrente; l’acqua era sempre stato un problema in paese. I festeggiamenti per l’inaugurazione sono memorabili. “Il corteo percorse il paese imbandierato e festante (…) Si tenne un banchetto di circa sessanta coperti(…) La festa si protrasse fino a tarda ora, in mezzo alla più schietta cordialità, rallegrata dalla banda musicale del luogo e da altri spettacoli e divertimenti, quali il giuoco del pallone, le rappresentazioni cinematografiche, la lotteria, i fuochi artificiali, l’illuminazione a luce elettrica, e infine da una recita riuscitissima al teatro Perticari, rigurgitante di spettatori, dei bravi dilettanti del paese”. La festa costò 365,40 lire e una spesa notevole fu quella per il “vermouth d’onore”.

Tra il 1905 e il 1906 l’amministrazione aveva anche realizzato la ripavimentazione di via Borgo e installato dei bagni pubblici: il progresso e i miglioramenti erano la priorità di un paese che si è sempre dimostrato molto orgoglioso e laborioso.


Oggi nei pressi della piazza vive la signora Maria Fulvi, arrivata da Serra da giovane. Tra le cose che ci ha raccontato ci ha colpito questo racconto, che descrivo la vita delle giovani donne circa sessanta anni fa.

Ai tempi della signora Maria Fulvi (nata nel 1931) il ritrovo per le ragazze era la parrocchia. Per chi abitava alla Serra (2 km circa da Sant’Angelo) si faceva una passeggiata a piedi fino al paese per andare in parrocchia. Molte ragazze novant’anni fa per lavorare andavano molto giovani “a servizio”, cioè andavano in casa di una famiglia ad aiutare a fare tutto in casa. Ma spesso questo significava trasferirsi in quella casa, perché non c’era la possibilità di tornare a casa propria di sera.  

La signora Maria Fulvi non aveva la mamma e i fratelli più piccoli erano stati sistemati in collegio o da parenti. Per lavorare è andata “a servizio” presso diverse famiglie. Quindi è stata lontana dalla sua casa per tanto tempo ed è tornata quando si è sposata. La signora Maria Fulvi da ragazza è andata “a servizio”. E’ stata anche presso una famiglia di Roma. Era molto triste perché troppo lontana dalla sua casa a Serra, vicino a Sant’Angelo. In questa casa così lontana si è ritrovata con le sue cose personali ma ha dimenticato un pettinino. Non ha potuto pettinarsi per quasi un mese, finché la famiglia le ha dato il suo stipendio ed ha potuto comprarne uno. La signora da cui era a servizio ha notato subito il suo aspetto più curato e lei ancora le porta un po’ rancore perché non gliene ha regalato uno o non le ha anticipato i soldi per acquistarlo. Lo stipendio a Roma era di 500 lire al mese.

La signora Maria tornò poi al paese e non andò più via,

Quando il progresso arrivò  tutti si adattarono volentieri.